Gli animali non trasmettono il coronavirus, anzi, in periodi difficili come quello che stiamo vivendo hanno solo tanto affetto da darci: lo ribadisce l’Enpa, che offre un vademecum con le risposte alle domande più comuni poste per affrontare questo momento di emergenza sanitaria da coloro che hanno in casa un animale da compagnia. Innanzitutto, come noto, in base al decreto del Governo per il contenimento del coronavirus, è possibile uscire con il proprio cane, purché per lo stretto tempo necessario all’espletamento delle sue esigenze fisiologiche e soltanto nei pressi della propria abitazione. Qualora si incrociassero altre persone – ricordano dall’Enpa – è necessario rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Se il cane o il gatto sta male, e dunque solo in caso di emergenza, è possibile portarlo dal veterinario, avendo con sé l’autocertificazione. Si consiglia di contattare prima telefonicamente il veterinario per verificare l’apertura dell’ambulatorio e la possibilità di essere accolti in sicurezza. Se invece la visita non è un’emergenza ma è comunque indifferibile, è possibile portare l’animale, ma è necessario chiedere al veterinario una dichiarazione con la quale si attesti l’indifferibilità della visita stessa.
In caso di ricovero, l’animale dovrà restare nella struttura veterinaria e il proprietario non potrà andare a trovarlo, a meno di specifiche esigenze comprovate dal veterinario. Se, invece, si tratta di andare a riprendere il proprio cane o gatto dopo un ricovero, è importante avere con sé il foglio di dimissioni che il veterinario dovrà anticipare via mail. In caso invece di ricovero urgente del proprietario dell’animale per presunto contagio da coronavirus, il cane o il gatto dovrà essere accudito da parenti, vicini o amici incaricati. In caso di impossibilità, è necessario avvisare il servizio veterinario pubblico o la Polizia Locale.
ENPA avrebbe dovuto sottolineare nell’articolo che, a causa delle chiusure dei giardini comunali comprese le aree cani, gli escrementi dei cani VANNO SEMPRE raccolte. Purtroppo la realtà che vedo ogni giorno dovendomi recare a piedi al lavoro è devastante!! L’assessore al verde è a conoscenza di tale situazione, ma come può controllare con l aintorno di alcuni volontari del GEV monitorare l’interno territorio. Lancio provocatoriamente l installazione lungo le strade di cartelli : “PRENDITI LE MIE SCARPE, IL MIO BASTONE, LA MIA CARROZZINA,IL MIO CARRELLO PER LA SPESA SPORCHI DI M….A E PORTATELI A CASA !! “