Da mercoledì notte chiusura dei distributori di benzina della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali e via via si proseguirà, probabilmente, con la viabilità ordinaria.
Un atto di protesta e di denuncia insieme “a fronte di una situazione non più gestibile in questa fase di emergenza” spiegano i rappresentanti della categoria.
«E’ necessario per salvare le nostre vite attaccate dallo spettro del contagio e per non ritrovarci in futuro senza più un’attività». A parlare è Daniela Maroni, presidente dei gestori di impianti di distribuzione dei carburanti di Confcommercio Como, dichiarazioni che seguono di poco la nota diffusa a livello nazionale dalle sigle di settore di Confesercenti, Cisl, Confcommercio.
Un comunicato molto chiaro. «Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza – si legge – gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali e poi tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria».
«Dopo quasi un mese di appelli non siamo stati ascoltati – aggiunge Maroni – anche a Como e provincia ci troviamo in grosse difficoltà. Da un lato i pochi distributori ancora aperti si mettono a rischio per fornire un servizio essenziale pur non avendo a disposizione le protezioni adeguate. Oggi in città su una trentina di impianti soltanto in due c’era il personale. Tutti gli altri hanno attivato il self service», spiega ancora il presidente che sottolinea un altro aspetto decisivo. «Ad oggi mentre per tutte le altre categorie sono stati elaborati aiuti economici e ammortizzatori su di noi regna il più totale silenzio. Si deve intervenire subito», chiude Maroni spiegando infine che non è necessaria la corsa al pieno e che i rifornimenti saranno garantiti, anche se già oggi qualcuno si è affrettato a fare carburante. In serata la notizia che a breve il Governo incontrerà le parti in causa per affrontare il problema.