Maschere da snorkeling trasformate in maschere respiratorie ad uso ospedaliero per i pazienti Covid-19. Succede grazie al lavoro dell’azienda comasca dell’imprenditore Alberto Canali, che è riuscito a realizzare il raccordo che permette di collegare l’ossigeno alla maschera.
Il primo a sperimentare questa nuova soluzione è l’ospedale Valduce. “Qui ne sono già arrivate otto – spiega soddisfatto Mario Guidotti, primario di Neurologia – Si tratta di maschere donate dai cittadini, che vengono poi adattate dallo stesso ospedale con l’ausilio del raccordo realizzato dall’azienda comasca che si è messa a disposizione. Una soluzione che offre un grande vantaggio, perché, a differenza di altre, permette di tenere il malato prono, una posizione che consente di respirare meglio. Quindi – dice Guidotti – sono molto gradite e ne aspettiamo altre”. L’invito è rivolto a chi possiede una di queste maschere da snorkeling. “Chi ha voglia di donarle, questo è il momento giusto – dice il primario di Neurologia del Valduce – Basta contattare l’ospedale e al resto penseremo noi”.
Intanto, il presidio comasco ha già dichiarato il default da sabato scorso. “Abbiamo 80 pazienti Covid-19 ricoverati, distribuiti su tre piani – spiega Guidotti – Di questi, nove sono in Terapia Intensiva. Negli ultimi giorni è rallentato il numero dei decessi, ma sono rallentate anche le dimissioni. I pazienti restano infatti in ospedale tra i 15 e i 20 giorni in media e richiedono continuo monitoraggio. Tutti i letti a disposizione per l’emergenza sono occupati”.