L’appello “State a casa” da settimane viene ripetuto da ogni parte fino allo sfinimento. Ma, evidentemente, ancora non basta se solo sul territorio lariano, dal 15 al 20 marzo scorso sono state denunciate dalle forze dell’ordine più di settanta persone al giorno per spostamenti ingiustificati e autocertificazioni fasulle.
Il bilancio aggiornato dei controlli è stato diffuso nelle scorse ore dalla prefettura di Como, che raccoglie tutte le informazioni sul lavoro di carabinieri, polizia, guardia di finanza e agenti delle polizie locali del territorio. Tutti sono impegnati nell’organizzazione di posti di blocco e servizi per verificare che siano rispettate le norme stringenti per arginare la grave epidemia di coronavirus.
Da domenica 15 a venerdì 20 sono state controllate 25.781 persone e le denunce sono state 434. Dalla caccia ai Pokemon alla grigliata di famiglia per un compleanno, dalla partita a calcio con gli amici alla finta spesa, ciascuno dei denunciati ha provato nei modi più svariati a giustificare spostamenti che nella realtà non erano autorizzati e violavano le norme. Un uomo, un 55enne romeno, è stato arrestato perché, per fuggire al controllo, ha speronato la macchina della guardia di finanza.
Controllati nei giorni scorsi anche 1.066 esercizi commerciali. Solo in due casi sono state riscontrate violazioni che sono state sanzionate.
Il mancato rispetto del decreto del presidente del Consiglio comporta la denuncia in base all’articolo 650 del Codice Penale e prevede l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro, salvo che il comportamento non costituisca un reato più grave, come nel caso di chi fosse scoperto fuori casa anche se sottoposto a quarantena o positivo al coronavirus.