“Posti di blocco e controlli a tappeto? Anche subito. Ci serve l’esercito”.
Coro unanime dei sindaci delle quattro città più grandi e popolose della provincia di Como (capoluogo escluso): Cantù, Mariano Comense, Olgiate comasco ed Erba.
Nelle scorse ore Roma ha annunciato una forte stretta ai controlli. Posti di blocco, checkpoint dai quali far passare un’auto alla volta per verificare la necessità e la giustificazione dello spostamento. Un modello già visto e applicato sulle strade cinesi.
“Sono assolutamente favorevole – commenta Alice Galbiati, sindaco di Cantù – anzi, vorrei i controlli a tappeto fin da ora. Vedo ancora troppe persone in giro, troppe auto. Serve un giro di vite. Non posso chiedere di più agli agenti della nostra polizia locale, che già stanno facendo miracoli. Un compito simile dovrebbe essere affidato all’esercito, sull’impiego del quale sarei completamente d’accordo”.
“Noi abbiamo dieci agenti di polizia locale – dice Giovanni Alberti, sindaco di Mariano Comense – ogni giorno dobbiamo citofonare a 65 cittadini in quarantena, controllare i negozi, fare le verifiche su spostamenti e pedoni, garantire le urgenze. Siamo al limite. Ci serve una mano. Ci serve l’esercito: bene i controlli a tappeto. Anche domani. Anche ora. Subito. Sarebbero assolutamente efficaci, pure come deterrente: vedere un posto di blocco con i militari in divisa ha un certo impatto”.
“Sono d’accordo – conclude Veronica Airoldi, sindaco di Erba – può funzionare. Ovviamente non se ne potrebbe occupare la polizia locale. Quando Fontana parla dell’esercito, credo si riferisca a qualcosa di simile. Detto questo, abbiamo bisogno anche che il governo centrale dia messaggi chiari, stringenti e non interpretabili: basta “se”, “ma”, eccezioni e concessioni. Tutti a casa e tutto chiuso, fatte salve le attività di primarie necessità”. “Ben vengano l’esercito e i posti di blocco – aggiunge il sindaco di Olgiate Comasco, Simone Moretti – Abbiamo bisogno di qualcuno che possa dare un po’ di ossigeno alla nostra polizia locale da anni sotto organico. A Olgiate abbiamo 70 chilometri di strada. Possiamo fare 2 posti di blocco con la nostra polizia locale, ma lo stesso personale deve controllare e assistere le famiglie in quarantena e ogni giorno abbiamo una famiglia in più da seguire.