Venerdì 20 marzo, un giorno importante per la città di Como. Ricorrono infatti i 220 anni dall’invenzione della pila di Alessandro Volta.
Le iniziative programmate dalla Fondazione a lui intitolata per celebrare questo evento sono state sospese, vista l’emergenza in corso, ma rimane la volontà di ricordare il contributo che la scoperta della pila ha portato all’umanità. “Le ricorrenze storiche non si fermano, arrivano e nonostante la situazione ci impedisca di celebrarle adeguatamente, non ci impedisce di ricordarle, di esprimere pensieri perché il passato possa comunicare suggerimenti o insegnamenti. Ci tenevamo in modo particolare a ricordare i 220 anni dal giorno in cui Volta scrisse la lettera a Joseph Banks in qualità di presidente della “Royal Society” di Londra il 20 marzo 1800 per presentare la sua pila. – interviene Luca Levrini, presidente di Fondazione Volta – Non era una semplice lettera, ma un saggio scientifico che ha cambiato la vita a chiunque ed ha presentato “la base fondamentale di tutte le invenzioni”, come ha affermato Einstein in visita al Tempio Voltiano di Como”.
La presentazione del libro di Enzo Pifferi “Alessandro Volta: genio ed uomo” e le altre iniziative previste – fanno sapere dalla Fondazione – saranno riprogrammate quando la situazione sanitaria e le disposizioni correlate lo consentiranno.