“I numeri in Lombardia restano in crescita. Oggi aumentano quasi tutti in maniera inferiore rispetto a ieri. Ne prendiamo atto in modo positivo, ma ricordiamo sempre che non è il dato di un singolo giorno ma è il trend che permette di fare valutazioni attendibili e questo lo faremo nel fine settimana”.
L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha introdotto così il bollettino quotidiano dell’emergenza coronavirus, iniziata ormai quasi un mese fa. Da allora, i contagi in Lombardia sono arrivati a 17.713, con una crescita di quasi 1.500 tra ieri e oggi.
I pazienti in ospedale sono 7285, 332 in più rispetto al bollettino precedente. Sono 924, 45 in più di ieri, i malati in terapia intensiva. E se in questi casi i numeri sono in linea o in diminuzione, il dato dei pazienti deceduti è se possibile ancora più drammatico degli ultimi giorni perché i morti sono ormai 1959, addirittura oltre 300 nelle ultime 24 ore, la situazione peggiore dall’inizio dell’epidemia. “E’ un elemento che ci intristisce particolarmente”, ha evidenziato lo stesso Gallera.
Analizzando la situazione delle singole province, Bergano resta quella più colpita con 4.305 positivi, ma la crescita è inferiore rispetto a ieri, 312 casi in più. Peggio fa Brescia, con 484 nuovi contagi e quasi 3.800 pazienti complessivi.
A Como, la situazione resta in linea con quella dei giorni scorsi, con 30 contagi in più che portano a 286 il numero totale di casi. Stando all’ultimo bollettino ufficiale della Regione, i comaschi che hanno perso la vita sono 24.
“A Lodi i nuovi casi sono solo 27 e questo mostra che la grande azione che abbiamo compiuto era la strategia giusta – ha detto ancora Gallera, che si è poi soffermato sulla situazione del capoluogo lombardo – A Milano i casi sono 2.644, con un aumento di 318. E’ una crescita significativa, non altissima rispetto alla popolazione della città, ma ci aspettiamo una maggiore responsabilizzazione dei milanesi. Ancora oggi abbiamo visto troppe persone in giro, ad esempio nella zona della Montagnetta e in altre aree verdi l’affollamento di persone a piedi e in bicicletta era davvero eccessivo”.
“E’ fondamentale la collaborazione di tutti – ha concluso Gallera – Se i dati oggi danno una prospettiva che può sembrare positiva e uno spiraglio, il termometro degli ospedali è ancora di grande difficoltà e sofferenza e dobbiamo tutti contribuire a bloccare il contagio”.