Militari a Camerlata, forze dell’ordine in altri punti della città. I controlli continuano serrati, anche sulle strade comasche, dove è comparso l’Esercito. “Bisogna restare a casa. Uscire solo per comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità e motivi di salute”: lo stanno ripetendo da tempo, ma a qualcuno il messaggio sembra non arrivare. Le auto, negli ultimi due giorni, sembrano circolare più numerose.
Nel capoluogo, nei pressi della fontana di Camerlata, da questa mattina, una camionetta con alcuni militari e una pattuglia della polizia, collocate in due punti differenti, hanno presidiato le strade ed effettuato controlli sugli automobilisti di passaggio. A partire da ieri, ogni spostamento deve essere giustificato con un nuovo modello di autocertificazione, con cui si deve assicurare di non essere sottoposti a quarantena e di non essere risultati positivi al Covid 19. “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, – recita l’articolo 650 del codice penale – è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro”.
Intanto, prosegue l’assalto ai supermercati. La spesa è infatti una delle poche necessità primarie per le quali è consentito uscire di casa, ma si raccomanda di rifornirsi soltanto una volta alla settimana prendendo tutto il necessario. Non c’è giorno, invece, in cui non ci sia coda fuori dai supermercati. Anche oggi, all’esterno dei punti vendita del capoluogo, tanti erano in attesa di entrare. Gli ingressi, infatti, dall’inizio dell’emergenza, vengono contingentati. La raccomandazione è sempre quella di usare tutte le precauzioni del caso, indossando mascherine e guanti e mantenendo la distanza di sicurezza dalle altre persone.