Dopo i 9 già fermati nei giorni scorsi, la Svizzera ha chiuso altri 5 valichi minori, tra questi quello di Pizzamiglio, attraversato da molti frontalieri della provincia di Como.
Oltre alla dogana comasca, dalla mezzanotte di oggi non sono più attraversabili anche le frontiere di Porto Ceresio, Arogno, Camedo e Fornasette.
Una decisione che durerà fino al 19 aprile e segue la proclamazione di “situazione straordinaria” definita dal Consiglio Federale a Berna, che si rivela in linea con quanto già disposto dal Canton Ticino, con lo stop di numerose attività.
Ma, mentre la Svizzera si chiude, i frontalieri – seppur oltre 40.000 in meno rispetto alla norma- continueranno a lavorare, e dunque ad attraversare il confine regolarmente: il blocco di nuovi valichi non sarebbe stato annunciato tempestivamente e questo ha creato non poche difficoltà a chi si trova già alle prese con la chiusura di altri passaggi, come sottolinea il senatore Alessandro Alfieri, che così commenta: “Inaccettabile che le autorità svizzere non ci abbiano avvertito delle chiusura di altri valichi. Fornasette e Brusino (Porto Ceresio) non sono secondari. Queste chiusure creano ulteriori disagi ai nostri lavoratori. Così non si può andare avanti, chiederemo un intervento immediato del nostro Ministero degli Esteri!”
Non chiuderanno del tutto, ma solo in orario notturno, 5 valichi del cantone dei Grigioni, mentre il Tunnel Munt La Schera, che collega Livigno a Zernez, chiude tutti i giorni dalle 20 alle 5 fino a nuova comunicazione.
In totale sono 130 le piccole dogane chiuse in Svizzera.