“Le persone stanno rimanendo a casa. Dobbiamo continuare in questo sforzo che speriamo per la fine della settimana ci consenta di vedere la linea dei contagi non più crescere in modo costante ma di rallentare. Questo è l’auspicio, che non significa che potremo poi subito tornare alla vita sociale frenetica di prima. Dobbiamo continuare sulla strada del rigore e del distanziamento perché ci sia un rallentamento che poi diventi discesa e poi soffocamento”.
Lo ha detto oggi l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera introducendo il consueto bollettino quotidiano sull’emergenza sanitaria. “Sono dati che diffondiamo nell’ottica della totale trasparenza – ha sottolineato – anche se, come ripeto in continuazione, i dati di ogni singolo giorno non sono indicativi e l’oggettività è data solo dall’analisi di un periodo più ampio”.
Il totale dei positivi in Lombardia è arrivato a 14.649, con una crescita rispetto a domenica di 1.377. “Un dato che indica una crescita costante e non esponenziale”, come ha sottolineato Gallera.
Cresce notevolmente il numero dei ricoverati, che ha raggiunto quota 6.171, oltre 1.200 in più. I malati in terapia intensiva sono 823, in crescita di 66 rispetto a ieri. Drammatico il numero dei malati che hanno perso la vita, che in Lombardia oggi sono 1.420, con 202 pazienti deceduti nelle ultime 24 ore.
Da domenica a lunedì, la provincia di Bergamo, che resta quella con il maggior numero di casi, 3.760, non ha registrato l’aumento maggiore di contagi. I nuovi casi in provincia sono infatti 344, mentre nella provincia di Brescia l’aumento è di 445.
“Nella provincia di Milano i positivi sono 1983 – ha spiegato Gallera – con un aumento di 233, un incremento costante che sul volume complessivo degli abitanti è ancora un risultato fortunatamente contenuto. Lo stesso si può dire per Milano città, che ha 813 positivi, 100 in più rispetto a ieri”.
Uno degli aumenti più contenuti è quello di Lodi, con 42 nuovi positivi. Per quanto riguarda Como, i contagi sono in tutto 220, con 36 casi in più rispetto a ieri.