Sospesa l’attività della mensa dei poveri di via Tommaso Grossi nei locali dell’Opera don Guanella. “Nessun caso di contagio – tiene a precisare il direttore della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi – ma si tratta di una decisione di buon senso e di responsabilità vista la vicinanza con l’area dedicata alla residenza per anziani”.
Bernasconi spiega che l’attività verrà dirottata sulle altre mense cittadine, quella vincenziana di via Tatti e quella della Caritas di via Lambertenghi attraverso la consegna dei sacchetti con i pasti per evitare assembramenti e contatti ravvicinati. “E’in corso – dice – una necessaria riorganizzazione per gestire la situazione nel modo migliore possibile”. Per un paio di sere saranno ancora preparati i sacchetti che verranno consegnati all’esterno, dove c’è il cancello nei pressi della chiesa di via Grossi, altri saranno portati direttamente nei luoghi dove i senza fissa dimora trascorrono la notte.
E anche in questi spazi notturni si sta riorganizzando il lavoro: “Cerchiamo di tenere gli ospiti il più possibile all’interno, anche oltre gli orari consueti proprio per evitare che escano” aggiunge il direttore della Caritas. Gli orari dei dormitori sono stati estesi, quelli di via Napoleona, dell’Emergenza Freddo di via Sirtori (inclusa la tensostruttura) e dei Comboniani a Rebbio, ora aprono alle 17 (anziché alle 20) fino alle 11 del mattino seguente (invece delle 8). Questo vuol dire che il servizio viene prolungato di sei ore passando da 12 a 18.
“Proprio per limitare i possibili contagi negli spazi adibiti all’accoglienza – dice infine Bernasconi – stiamo anche riducendo il numero di volontari e stiamo provvedendo all’assunzione temporanea di nuovi operatori. E’difficile ma ognuno di noi – conclude – deve fare la propria parte in questa delicata emergenza”.