In una giornata (da questa mattina e fino alle 18 circa) al Centro Operativo Comunale di Como, allestito al comando della polizia locale per l’emergenza coronavirus, sono arrivate più di 150 chiamate.
La maggior parte delle domande è legata alla mobilità e agli spostamenti (ad esempio “posso uscire per questo motivo?”, “cosa posso fare?”, “dove posso andare?”).
Poi molte sono state le domande sulla spesa (in tanti chiedono ad esempio “in base a dove abito dove posso recarmi o chi posso chiamare per farmi portare le provviste?”)
E poi c’è chi chiede quali siano le attività aperte e quelle chiuse e come gestire la necessità di farmaci. C’è ancora un po’ di confusione.
Ricordiamo che SOLO su COMO il Centro Operativo Comunale grazie all’aiuto della Croce Rossa Italiana riesce a consegnare farmaci al domicilio a quegli anziani che è bene che non escano e che non hanno possibilità di farsi aiutare da famigliari o vicini.
Dal comune di Como l’assessore alla Protezione Civile, Elena Negretti, ribadisce l’appello a stare in casa. “Anche oggi – ha detto – abbiamo avuto diverse segnalazioni in particolare di ragazzi giovani che erano in giro. Chiediamo alle famiglie di non sottovalutare nulla e ricordiamo che chi non rispetta le regole va incontro a sanzioni”.
“Bisogna capire – ribadisce l’assessore – che in questo momento anche una banale distorsione della caviglia è lavoro in più per i pronto soccorso già in affanno”.
Oggi, ad esempio, la polizia locale è intervenuta al parco Negretti di Como dove sono stati trovati tre ragazzi che, nonostante la recente ordinanza del sindaco, erano lì a giocare. Tutti e tre (due minorenni e un maggiorenne) sono stati fermati e sanzionati. E Non più tardi di ieri sono state sanzionate e denunciate, dagli agenti, 7 persone tra un altro minorenne.