“Abbiamo messo in campo 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio del sistema economico italiano. Si tratta di una manovra economica poderosa. Non pensiamo certo di combattere l’alluvione con gli stracci, stiamo piuttosto cercando di costruire una diga per proteggere famiglie, imprese e lavoratori”.
Sono le parole del premier Giuseppe Conte, alla presentazione del decreto Cura Italia per attutire i gravissimi danni causati dal coronavirus all’economia italiana.
Due le cifre più importanti: 3 miliardi e mezzo di euro per la sanità, 10 miliardi di euro per sostenere occupazione e reddito delle famiglie.
Innanzitutto, la cassa integrazione verrà estesa a tutti i lavoratori (fino a 9 settimane): sarà universale, e varrà anche per le imprese con meno di cinque dipendenti. Viene confermato che la quarantena per Covid-19 è equiparata alla malattia.
Poi, stop ai mutui sulla prima casa fino a un periodo di 18 mesi per chi è in difficoltà, autonomi compresi.
Autonomi che, insieme con le partite iva, potranno accedere a un’indennità di 600 euro per il mese di marzo. Questa categoria di lavoratori potrà poi usufruire anche di altre agevolazioni.
Le imprese più colpite dal blocco causato dal virus (ad esempio i ristoranti) potranno beneficiare della sospensione del versamento di ritenute e contributi fino al 31 maggio.
I genitori che hanno figli sotto i 12 anni e devono rimanere a casa potranno usufruire di 15 giorni extra di congedo parentale pagato al 50% della retribuzione. Aumentano anche i permessi dell’ex legge 104 per l’assistenza di persone disabili.
Sempre nello stesso decreto, viene prevista la possibilità da parte del prefetto di requisire hotel o altri immobili idonei, per ospitarvi le persone in quarantena.
Si prevede inoltre un corposo finanziamento per gli straordinari di medici e infermieri.