Foto: Davide Poerio
In una seduta diversa dal solito, legata all’emergenza coronavirus, e quindi a porte chiuse, con mascherine indossate da docenti e studenti e distanza di sicurezza, all’Università dell’Insubria, nella sede di Varese, questa mattina si sono laureati nove infermieri, ora pronti a lavorare sul campo. Secondo le norme igieniche utili a contrastare il diffondersi del Covid19, i candidati hanno sostenuto la prova scritta dell’esame di Stato sedendo nella stessa aula ma in banchi distanti tra loro e poi hanno discusso le loro tesi singolarmente, davanti alla commissione distribuita nel piccolo anfiteatro dell’aula magna. Al termine, tutti insieme in una larga fila, sono stati proclamati dottori in Infermieristica e, in assenza di amici e familiari, che sono rimasti fuori dal collegio Cattaneo, hanno ricevuto l’applauso della commissione, composta da una rappresentanza degli Ordini professionali degli infermieri di Varese e di Como.
Alcuni dei laureati hanno frequentato le lezioni nella sede lariana di viale Cavallotti. Tutti e nove sono pronti a mettere a disposizione le loro competenze a sostegno dell’emergenza coronavirus, forti anche del tirocinio di sei mesi svolto nell’ultimo anno di studi tra Pronto Soccorso, Rianimazione e Terapia intensiva cardiologica. Già domani a Como e giovedì a Varese i nuovi laureati potranno compilare le domande di iscrizione e da venerdì i nuovi infermieri potranno accedere ai bandi di assunzione straordinaria attivati anche nelle aziende ospedaliere Asst Sette Laghi e Asst Lariana.