La firma del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è arrivata nella notte. Dopo la bozza circolata a partire da ieri sera è dunque arrivato il documento ufficiale che conferma le nuove stringenti misure per contrastare il contagio da coronavirus.
Qui il testo integrale slideshare.net/Palazzo_Chigi/coronavirus-firmato-il-dpcm-8-marzo-2020
La Lombardia e altre 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) diventano “zona rossa” e questo vuol dire “evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori citati, nonchè all’interno degli stessi, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Questo quanto si legge al punto 1-a.
Evidentemente le persone che manifestano sintomi (e febbre superiore a 37,5° C) devono restare in casa e chiamare il proprio medico curante. Divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione per chi è sottoposto “alla misura della quarantena overo risultati positivi al virus”.
Le attività delle scuole, di ogni ordine e grado, restano ferme.
Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati.
Chiusi gli impianti sciistici, così come i musei e i luoghi della cultura. Stop per palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e termali.
Sono consentite le attività di ristorazione dalle 6 alle 18 con l’obbligo di mettere in atto le misure per garantire la distanza tra le persone di almeno un metro. Nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali nei centri commerciali e dei mercati.
Queste le principali indicazioni.
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