Scuole di ogni ordine e grado chiuse, tra problemi logistici e lezioni online, famiglie e studenti nel caos.
Per i più piccoli le difficoltà sono soprattutto organizzative, i genitori che lavorano stanno correndo ai ripari tra nonni e baby sitter per poter gestire questo periodo di sosta obbligata. Non è semplice, in loro aiuto sta arrivando il congedo parentale straordinario per i lavoratori pubblici e privati in vista della prossima settimana del possibile ulteriore prolungamento.
«Tengo a far sapere che io e tutta l’amministrazione comunale siamo consapevoli della fatica che le famiglie stanno affrontando in questo periodo – ha detto l’assessore alle Politiche educative e nidi di Como, Alessandra Bonduri – Stando a quello che sappiamo, la chiusura delle scuole potrebbe anche essere prorogata in base all’andamento della situazione emergenziale.
Voglio assicurare tutta la mia vicinanza e quella dell’amministrazione ai nuclei familiari, in attesa – aggiunge – che il Governo si attivi al più presto per garantire risorse adeguate ai Comuni come Giunta abbiamo iniziato a riflettere su quali misure poter adottare per andare incontro alle esigenze delle famiglie. Pertanto sono all’esame i provvedimenti più opportuni anche in vista dell’approvazione del bilancio».
Tra questi, probabilmente, anche il ridimensionamento delle rette dei nidi.
Per gli studenti più grandi le scuole si stanno organizzando con compiti a casa e lezioni online.
Sul fronte universitario a parlare è il prorettore di Como dell’Insubria.
«Siamo piccoli e agili e possiamo fronteggiare l’emergenza in modo efficiente – ha detto Stefano Serra Capizzano – abbiamo invitato i docenti a usare le piattaforme certificate, nel rispetto delle norme vigenti e dato che c’è il rischio che l’emergenza scolastica si protragga fino al 3 aprile è bene attrezzarsi per tempo. In due settimane riusciremo a erogare online tutta la didattica, e per l’attività di laboratorio in via Valleggio siamo strutturati in modo di permetterne la continuità. Le sessioni di laurea e di esame non andranno perse – conclude – E siamo a disposizione per le nostre competenze di e-learning anche ad aiutare licei e scuole dell’obbligo».