La Cassazione ha bloccato l’estradizione del magnate russo di 47 anni arrestato il 20 maggio dello scorso anno mentre stava trascorrendo un periodo di vacanza nella sua villa sul lago di Como. L’uomo era stato bloccato dalla polizia in centro città. Gli agenti avevano eseguito un mandato di cattura internazionale per bancarotta e truffa emesso, a gennaio del 2019, dall’autorità giudiziaria russa.
Il legale del russo Giuseppe Lucibello ha presentato ricorso contro l’ipotesi di estradizione, che ora è stata bloccata. La Cassazione ha annullato il via libera all’estradizione con rinvio alla Corte d’Appello milanese e chiede ai giudici di verificare in cosa consista in concreto una delle pene previste in Russia per il suo caso, indicata come “lavori forzati”, e se, in particolare, sia “un trattamento disumano e degradante” per il quale l’Italia non può estradare.