Scuole lombarde chiuse per un’altra settimana, provvedimento che viene esteso a tutte le regioni d’Italia, con sospensione delle lezioni fino al 15 marzo. Sulla notizia, che interessa migliaia di famiglie comasche con bambini e ragazzi dal nido agli istituti superiori, già dalla mattinata di oggi si è scatenato un tam tam sfociato nel primo pomeriggio nell’annuncio, anche se non ancora ufficiale. Nel pomeriggio poi, dopo una nuova riunione a Roma, la conferma.
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha precisato che la decisione è legata alla necessità di limitare la diffusione del virus anche in regioni nelle quali al momento i casi sono contenuti. Il premier Giuseppe Conte per primo aveva precisato che la decisione sarebbe stata presa basandosi sulle indicazioni degli scienziati che studiano l’evolversi dell’epidemia. La decisione è stata dunque quella di chiudere le scuole di ogni ordine e grado e le università in tutta Italia fino a metà marzo. Per la Lombardia dovrebbero dunque diventare almeno tre le settimane di stop complessivo dall’inizio dell’emergenza.
Confermata anche l’indicazione di potenziare le attività a distanza, con lezioni online sfruttando le piattaforme di e-learning e le possibilità offerte dalla rete. La maggior parte degli istituti lariani si è già attrezzata in questa direzione e moltissimi studenti stanno
Dopo le prime notizie sulla probabile chiusura di tutte le scuole, da Milano erano subito arrivati commenti favorevoli. “Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione – commenta il presidente della Lombardia Attilio Fontana – Le notizie secondo cui il Consiglio dei Ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l’unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus. Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini”.