L’epidemia di coronavirus, accanto ai moltissimi esempi di senso civico e collaborazione per fronteggiare la diffusione del virus fa registrate anche casi di gravi comportamenti insensati. Alle oltre venti denunce segnalate dalle forze dell’ordine dell’area rossa ad altrettante persone che hanno violato o provare a violare i confini della zona focolaio del contagio, si è aggiunto anche un caso a Como.
Un 70enne della provincia di Bergamo che era ricoverato in malattie infettive all’ospedale Sant’Anna, in buone condizioni ma positivo al coronavirus, ha eluso la sorveglianza e si è allontanato dal reparto senza avvisare nessuno. Ha quindi semplicemente chiamato un taxi e, senza dare alcuna spiegazione al conducente, si è fatto riaccompagnare a casa.
Non appena il personale dell’ospedale si è accorto dell’allontanamento del paziente sono state subito chiamate le forze dell’ordine. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Como, che hanno rapidamente rintracciato il paziente, che è stato poi prelevato dalla sua abitazione e riportato in ospedale al Sant’Anna. Il 70enne è stato denunciato con l’ipotesi di reato di epidemia colposa.
Per il tassista che, ignaro, aveva riportato a casa il paziente bergamasco è scattato inevitabilmente l’isolamento preventivo a casa per 14 giorni. Accertamenti anche su eventuali altri contatti che potrebbe avere avuto il 70enne quando si è allontanato dall’ospedale.