“Per l’economia e il lavoro la Lombardia è tutta zona rossa. Le misure del Governo sono solo un piccolo primo passo, del tutto insufficiente!”
La Cgil lombarda interviene sull’accordo del 28 febbraio, siglato tra tutte le parti sociali e Regione Lombardia, affidando la propria posizione ad un comunicato.
Dato il triplice scopo dell’accordo –si legge- di definire
come perimetro delle misure l’intera regione, senza distinzioni tra zona A e B,
ritenendo che l’economia e il sistema lombardo vadano salvaguardati nel suo
insieme; di difendere il lavoro e le imprese della regione con strumenti
adeguati per difendere occupazione e reddito; ed infine, di costruire un quadro
di tutele uniformi per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori: – spiega la Cgil- abbiamo chiesto il tavolo
permanente regionale e condiviso l’accordo con la Regione, le rappresentanze
delle istituzioni locali e le altre parti sociali, con le quali abbiamo anche
chiesto, insieme al Governo, di varare misure coerenti con questo impianto e
adeguate alla gravità della situazione.
Pur giudicando positivamente lo sblocco delle risorse regionali per accedere,
previo accordo tra le parti e con la Regione, all’utilizzo della Cassa
Integrazione in Deroga, riteniamo del tutto insufficiente quanto approvato in
queste ore dal Governo, che rischia di minare, sia per le imprese che per i
lavoratori, la possibilità di rispondere ai gravi problemi per l’economia, la
produzione, i servizi, l’occupazione e i salari che l’emergenza sanitaria sta
provocando nella nostra regione.
Per questo continuiamo a ritenere che l’intera regione debba poter beneficiare
degli strumenti a protezione del lavoro che sono stati previsti nei Comuni
della zona rossa, in quanto tutta la Lombardia è direttamente coinvolta
dall’emergenza sanitaria, ed è necessario intervenire in maniera adeguata e
complessiva per evitare che il sistema già in crisi possa rischiare il
collasso.
Per tutto questo il Governo deve garantire con la massima decisione ed urgenza
le risorse necessarie a sostenere tutte le misure.
Infine –conclude la Cgil- un ringraziamento va a tutti i lavoratori che in questi giorni hanno lavorato incessantemente per aver garantito i servizi essenziali e di pubblica utilità.