Rischiano fino a 8 anni di carcere e una multa di 25mila euro gli oltre 200 clienti delle pay tv pirata scoperti e denunciati dalla guardia di finanza di Roma, nell’ambito di un’operazione su scala nazionale senza precedenti. Sono 67 le procure italiane coinvolte e nell’elenco compare anche Como. E’ in Lombardia quasi l’8% delle persone finite nel mirino delle fiamme gialle.
Complessivamente, sono 223 le persone denunciate per aver comprato abbonamenti pirata su internet che consentivano di vedere i contenuti delle principali piattaforme televisive a pagamento in modo illecito. “I clienti che alimentano il mercato della pirateria – evidenzia la finanza – spesso sono ignari delle conseguenze cui si espongono e degli ingenti danni economici che tale pratica comporta sia ai titolari dei diritti sia all’economia nazionale”.
L’indagine è stata condotta dal nucleo speciale beni e servizi della guardia di finanza e tutti i clienti sono stati già denunciati per ricettazione. In caso di condanna, la legge prevede la confisca di tv, computer, smartphone o altri apparecchi usati per guardare illecitamente i canali tv, oltre a una multa di 25mila euro e una pena fino a 8 anni di reclusione.
I “pirati” acquisiscono illegalmente e ricodificano i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento e li vendono online a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. I clienti, come evidenziano le fiamme gialle “oltre a commettere un reato acquistando questi abbonamenti condividono anche i propri dati personali, inclusi quelli bancari, con autentiche realtà criminali”.
L’attività delle fiamme gialle prosegue per individuare ulteriori acquirenti degli abbonamenti pirata alla pay tv.