“La città di Como non ha bisogno di nuovi posteggi”.
Questa è la teoria del gruppo “Fridays for future” di Como, i giovani ambientalisti che contestano la trasformazione in parcheggio dell’area di via Regina occupata fino al 2018 dal centro migranti e poi inutilizzata.
Facendo seguito alle richieste dei residenti e dei cittadini, il Comune ha trasformato l’area in parcheggio pubblico e (per ora) gratuito. Ma per il gruppo ambientalista non è d’accordo.
Dopo aver citato esempi virtuosi di Parigi, Oslo e Pesaro, i giovani ecologisti scrivono: “Non servono alla nostra città nuovi posteggi che attrarranno nuove auto, serve un sistema di mobilità radicalmente diverso. Noi come gruppo, vediamo piste ciclabili e viali alberati, laddove oggi ci sono strade e traffico. Vediamo al posto dei mezzi privati, un trasporto pubblico più frequente, più capillare e più integrato”.
Di segno opposto è il parere di Mario Lavatelli, responsabile dell’Associazione Comasca Utenti della Strada. “Un nuovo parcheggio, oltretutto decentrato, evita che gli automobilisti girino a caccia di un posto aumentando i livelli di inquinamento. Quindi l’idea di trasformare l’area ex migranti in un posteggio, secondo me, ha senso. Anche perché potrebbe servire ai commercianti di via Milano alta”.