Riaprire, almeno parzialmente, la piscina di Muggiò. E’ questo l’obiettivo espresso dall’amministrazione di Como, nonostante resti ancora l’incognita sul tubo da sostituire nella vasca dell’impianto. I tempi, però, rimangono incerti. Da Palazzo Cernezzi non emergono notizie sull’arrivo del pezzo, ma – assicurano – martedì inizieranno i lavori. «Il tubo, essendo oggi venerdì, non si sa se sia già fisicamente negli uffici del Comune, della ditta o in piscina – spiega l’assessore Vincenzo Bella – Quello che posso dare per certo è che martedì gli interventi nella piscina cominceranno».
Fumata nera invece per la sigla della convenzione tra Fin e Comune. Tre condizionali – rigorosamente d’obbligo in questa intricata vicenda che ha fornito più di un colpo di scena – sono spuntati nella giornata di oggi dopo mesi di discussioni, lavori mai cominciati e atleti alla ricerca disperata di una vasca dove allenarsi. Va ricordato come ormai da oltre un mese la piscina di Muggiò, vuota e senza più alcun collaboratore in servizio, fatta eccezione per il direttore dell’impianto, stia attendendo un intervento vitale per poter tornare nuovamente a riempire la vasca che andrà, insieme all’impianto, sottoposta all’ispezione della commissione prefettizia di vigilanza che darà o meno il via libera alla riapertura.
Riapertura che dovrebbe dunque essere, in una prima fase, provvisoria. Questo emerge da un incontro che si è svolto tra il sindaco e il presidente regionale della FIN Lombardia, unitamente a diversi assessori e dirigenti del Comune di Como e uno stretto collaboratore del presidente. «Dopo un’approfondita disanima della condizione dell’impianto si è giunti alla volontà di mettere in opera una serie di azioni tecnico-amministrative per perseguire la riapertura quantomeno provvisoria della piscina nel breve periodo. – si legge nel comunicato – Il risultato non potrà essere raggiunto con sicurezza sino a quando le soluzioni individuate per risolvere gli attuali problemi non saranno valutate dagli organi competenti». Ovvero via libera per accedere agli spogliatoi e poi alla vasca. Successivamente si dovrebbe arrivare alla convenzione, scaduta ormai lo scorso mese di giugno, tra Comune e Federazione italiana nuoto per la gestione della piscina.