Rallentano gli ordini, la produzione e il fatturato delle imprese comasche, con una media del -1,3 per cento: è quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale sul secondo semestre 2019 di Confindustria Como. La domanda e l’attività produttiva frenano rispettivamente di 1,7 per cento e 2 per cento, mentre il fatturato tiene meglio, mostrando una diminuzione più contenuta, pari al -0,3 per cento. Il tasso medio di utilizzo degli impianti produttivi nel corso del secondo semestre 2019 raggiunge quasi il 74 per cento, esprimendo una sostanziale stabilità rispetto a quanto esaminato nella precedente edizione dell’Osservatorio congiunturale. Risulta invece in diminuzione il contributo della produzione che le imprese comasche non realizzano al proprio interno ma gestiscono attraverso il ricorso alla subfornitura. Le realtà metalmeccaniche rivelano, in media, un maggior tasso di utilizzo degli impianti produttivi rispetto alle imprese tessili e a quelle degli altri settori. Le imprese comasche confermano una marcata propensione all’internazionalizzazione, generando all’estero circa i due quinti del proprio fatturato. Oltre la metà delle vendite oltre confine è diretta in Europa occidentale, che assorbe una quota pari al 21,3 per cento del fatturato. Altre aree di interesse per l’export sono rappresentate dagli Stati Uniti (5,1%), dall’Est Europa, dall’Asia occidentale (3%), dai Brics, ossia Brasile Russia India Cina Sudafrica (2,1%) e dall’America centro-meridionale (0,9%). Sul fronte occupazionale, per quasi tre realtà su quattro c’è stabilità. Cauto ottimismo per il futuro dell’economia lariana: le previsioni formulate per i primi sei mesi del 2020 risultano positive, esprimono fiducia e si attestano in media su una crescita dell’1,8 per cento.