Sempre più part time e contratti a tempo determinato.
E’ quanto emerge dai dati 2019 dell’indagine dell’osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della regionale. A Como il saldo tra avviamenti e cessazioni, con 69.185 nuovi contratti (oltre il 30% dei quali part time) e 66.884 cessazioni, è positivo: +3,3% pari a 2301 nuovi contratti.
Un leggero miglioramento c’è rispetto al 2018 che aveva fermato il saldo a + 2,66%.
I nuovi contratti sono soprattutto di tipo precario e a basso reddito, sottolinea la Uil – nel 2018 infatti erano stati 48.014 i contratti a tempo pieno- con un alto numero di rapporti di lavoro part time, specialmente per il genere femminile.
“Ancora una volta si evidenzia come il contratto part time sia quello prediletto dalle aziende per le assunzioni delle donne –commenta Salvatore Monteduro. Segretario generale CST UIL del Lario- spesso è un obbligo e non una scelta, e ciò non fa altro che aumentare sempre di più il gap salariale tra uomini e donne’; inoltre, continua Monteduro, la precarietà condiziona altri aspetti della vita dei lavoratori, come l’accesso al credito e la costruzione di una pensione dignitosa.
Per quanto riguarda i settori, nel 2019 reggono agricoltura, commercio e servizi, frenano costruzioni (-1,1) e industria (-0.7).