“Il prendersi cura è la chiave per vivere in pienezza la nostra umanità. Il malato non è un numero ma una persona bisognosa, gli ospedali, i medici e gli infermieri sono chiamati ad affrontare la sfida di umanizzare la medicina” questi sono soltanto alcuni passaggi dell’omelia pronunciata dal vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, durante la messa celebrata oggi all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia in occasione della XXVIII Giornata mondiale del malato.
“E’ in questi luoghi che emerge la nostra vera umanità al di là delle maschere – ha aggiunto – in ospedale lasciamo emergere quello che siamo”
Quella odierna è stata una giornata di sensibilizzazione e di preghiera per tutti i malati assieme al vescovo. Nel corso della celebrazione, padre Alessandro Viganò, cappellano del Sant’Anna, ha ricordato i settant’anni dell’Associazione Amici di Lourdes, gruppo di pellegrinaggio mariano fondato nel febbraio 1950 da don Giovanni Fontana, sacerdote comasco, in seguito ad una esperienza di malattia vissuta proprio all’ospedale Sant’Anna. Da allora sono stati innumerevoli i viaggi che hanno accompagnato tanti pellegrini ed ammalati verso il Santuario francese. L’11 febbraio, tra l’altro, ricorre proprio la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes.
Dopo la messa, animata dal Sant’Anna Gospel Choir, il vescovo ha poi visitato i reparti di Ostetricia, Terapia intensiva neonatale e Pediatria e incontrato i pazienti, le famiglie e il personale.
Il 2020, peraltro, è stato dichiarato dall’assemblea mondiale della Sanità anno dell’infermiere e dell’ostetrica.
La giornata è stata preceduta dalla benedizione della statua di Sant’Anna, ricollocata lo scorso mese nella hall d’ingresso dell’ospedale.
Messa anche a Cantù e a Menaggio. Momenti di preghiera, con recita del rosario nei reparti, sono stati previsti inoltre all’Ospedale Valduce di Como.