Insultano la polizia su Facebook: denunciati due comaschi.
Una vicenda che conferma un concetto in teoria banale, ma che in realtà sfugge ancora a molti: i social network non sono la zona franca dell’offesa e dell’insulto. Le parole virtuali hanno lo stesso peso e le stesse conseguenze di una frase scritta o pronunciata nella quotidianità reale.
I fatti. A giugno dello scorso anno la Polizia Stradale, come ogni estate, ha istituito un distaccamento temporaneo a Tremezzina, sul lato occidentale del Lario. Un presidio per aumentare la sicurezza e la vigilanza su una delle aree più turistiche del lago di Como.
La notizia è stata riportata dai media locali, ed è stata condivisa sul profilo Facebook del quotidiano La Provincia. Poche ore dopo, sotto il post sono comparsi due commenti, scrive la questura, “gravemente oltraggiosi, rivolti agli operatori di polizia stradale”.
I due autori dei commenti offensivi sono stati identificati dalla polizia postale e denunciati per diffamazione aggravata e vilipendio delle forze di polizia. Si tratta di due residenti proprio nella zona della Tremezzina, chiamati ora a rispondere davanti alla legge degli insulti elargiti sui social. Offese che, nel frattempo, sono state rimosse dalla pagina Facebook.