Protestano i dipendenti de “La nostra famiglia” associazione che si occupa della cura e della riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva. Dodici le sedi in Lombardia, tra queste ci sono anche le strutture di Ponte Lambro e quelle cittadine di via Del Doss e via Zezio. Punto di riferimento di molti comaschi sono anche le sedi lecchesi di Bosisio Parini e Mandello del Lario.
Da giorni è in atto la protesta dei dipendenti “in seguito – spiegano i sindacati – alla disdetta unilaterale del contratto Aris-Aiop e all’adozione di quello Aris-Riabilitazione, la comunicazione della dirigenza è arrivata gli ultimi giorni di gennaio. Di fatto – viene precisato – con condizioni peggiorative sia economiche sia normative”.
“L’annuncio del cambiamento – chiarisce Franca Bodega, Cisl Funzione Pubblica di Monza Brianza e Lecco in una nota sul sito del sindacato – è arrivato come un fulmine a ciel sereno. La trattativa per il rinnovo del contratto Aris-Aiop sembrava fosse in dirittura di arrivo. Il ministero della Salute e il presidente della conferenza Stato-Regioni avevano assicurato le risorse necessarie. I responsabili de La Nostra Famiglia hanno sempre partecipato alle trattative. Poi, la decisione di cambiare”.
“Il nuovo contratto, potrebbe portare – spiegano ancora i sindacalisti – diverse conseguenze. Tra queste, il possibile ripristino, a pari stipendio, della settimana lavorativa a 38 ore, contro le 36 attuali”.
Sul territorio, la struttura, che offre servizi sanitari di eccellenza, ha oltre mille dipendenti. Circa 300 soltanto nel comasco – dice Giuseppe Landi della Cisl Funzione Pubblica dei Laghi – che sottolinea come siano state già organizzate assemblee e presidi dei lavoratori. Lavoratori che hanno anche sottoscritto una lettera aperta. Mentre su change.org è stata lanciata una petizione da parte dei genitori dei bambini che frequentano le strutture che ha già raccolto quasi 8mila firme.
“A livello nazionale – si legge ancora nel comunicato – Cgil, Cisl e Uil hanno immediatamente diffidato La Nostra Famiglia dall’applicazione del nuovo contratto”. Chiesto un incontro con i vertici dell’azienda che dovrebbe essere in agenda per il prossimo 11 febbraio.