“L’infezione più grande è l’ignoranza”: questo il messaggio che gli studenti dell’Università dell’Insubria di Como hanno voluto lanciare questa mattina in una manifestazione organizzata in solidarietà al popolo cinese. Un corteo pacifico è partito dal chiostro di Sant’Abbondio per arrivare in largo Miglio e concludersi con un pranzo simbolico in un ristorante cinese.
“L’Insubria non teme il virus”, “Non c’è spazio per il razzismo”, “La Cina è nostra amica non nostra nemica” sono soltanto alcuni degli slogan che hanno sfilato con gli studenti per le vie della città, insieme con alcune bandiere nazionali e indumenti augurali rossi. Durante la manifestazione, sono stati messi in scena anche alcuni gesti simbolici, semplici ma significativi, come un abbraccio tra un italiano e un uomo di origini cinesi.
Al corteo hanno partecipato alcuni docenti e una cinquantina di universitari, tra i quali i rappresentanti delle associazioni Tigre Bianca ed Erasmus student network Insubria. I giovani hanno attirato l’attenzione dei passanti, soffermandosi sulle gravi sofferenze che la diffusione dell’epidemia del coronavirus sta comportando per il popolo cinese, vittima di ingiustificata diffidenza.
Il legame di Como con la Cina è significativo e coinvolge in parte anche l’Insubria. Attualmente sono 164 gli studenti che stanno imparando il cinese nei corsi di Scienze della mediazione interlinguistica e interculturale e di Lingue moderne per comunicazione e la cooperazione internazionale. Inoltre, un gruppo dell’associazione Tigre Bianca a settembre ha partecipato a un viaggio istituzionale in Cina e sono stati realizzati diversi progetti riguardanti la Nuova via della Seta.