Cucinare al fresco: la raccolta di ricette “dietro le sbarre”.
La curiosa iniziativa è il risultato di una sperimentazione avviata due anni fa al carcere Bassone di Como e poi allargata a Bollate, Varese e Opera e infine a tutti gli istituti penitenziari italiani.
È stato firmato a inizio anno tra il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Pietro Buffa, il direttore del Carcere di Como Fabrizio Rinaldi e l’ideatrice del progetto Arianna Augustoni, un protocollo per sviluppare l’iniziativa nel maggior numero di istituti penitenziari. La redazione del magazine rimarrà a Como, ma attraverso il passaparola, da tutte le carceri italiane sarà possibile inviare alla redazione comasca un contributo.
L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Pirelli.