Mentre a Milano il blocco del traffico per la giornata di domenica 2 febbraio continua a far discutere e contrappone Comune e Regione Lombardia, a Como, per ora, non sembra essere un provvedimento al momento preso in considerazione. Il sindaco, Mario Landriscina, è chiaro non bisogna sperare soltanto nel maltempo per ripulire l’aria ma i livelli, oltre i limiti, delle polveri sottili non sono causati soltanto dal traffico.
Per questo, pur non trascurando nulla, l’amministrazione non sembra valutare questa strada, ma si appella ai cittadini. “No all’imposizione, sì all’educazione – ha detto li primo cittadino ieri sera in diretta su Etv – ci sono tante alternative all’auto, i treni, gli autobus “.
Intanto restano attive a Como e Cantù le misure antismog di primo livello tra le quali rientra il blocco delle auto diesel euro 4 private dalle 8.30 alle 18.30.
Provvedimenti che si applicano automaticamente nei comuni con più di 30mila abitanti – Como e Cantù nella provincia lariana – per i comuni più piccoli, serve invece un’adesione volontaria.
Il prossimo controllo è previsto domani: se le polveri saranno tornate sotto la soglia, da venerdì le misure verranno revocate.