Primi casi in Europa del nuovo virus cinese che ha contagiato centinaia di persone. E mentre sono risultati negativi due pazienti con sintomi sospetti in Italia, l’allerta sta crescendo e l’Ats Insubria ha aggiornato la campagna informativa. Sul sito dell’agenzia territoriale della salute è possibile trovare le risposte alle domande più frequenti sulla malattia, i consigli degli esperti e le indicazioni del ministero della Salute.
Nel Dragone i contagi aumentano in modo esponenziale e le vittime confermate sono al momento 41. Wuhan, focolaio del virus, è stata isolata come altre città indicate tra le più a rischio e sono partiti i lavori per la costruzione lampo di un ospedale con mille posti letto che dovrebbe essere pronto entro il 3 febbraio prossimo.
Il virus causa febbre, tosse, difficoltà respiratorie. “Nei casi più gravi – spiegano gli specialisti – l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte”.
L’Ats Insubria ha pubblicato anche i consigli per ridurre il rischio di trasmissione del virus. “Lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche – si legge sul sito – Starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso”. Indicazioni e suggerimenti poi anche per la pratica alimentare: “Evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate”, suggeriscono gli specialisti, che ricordano poi anche di “evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti”.
La rapida diffusione del coronavirus cinese ha spinto le autorità sanitarie a dare ulteriori indicazioni: “Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari a Wuhan – è l’avvertimento – Per chi si reca in Cina, nella città di Wuhan, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio. È raccomandato evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi ed evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori”.
In Lombardia sono già stati attivati i protocolli per identificare eventuali casi sospetti. Lunedì è in programma un vertice anche in Ticino.