La richiesta delle ore di cassa integrazione da parte delle imprese comasche torna a crescere: è quanto emerge dal 12esimo rapporto Uil del Lario in riferimento all’anno 2019. A Como si parla di un aumento del 25 per cento, con 1.904 lavoratori in cassa integrazione, 381 in più rispetto al 2018. A diminuire è soltanto la richiesta delle ore di cassa integrazione in deroga per effetto della cessazione dell’ammortizzatore sociale. Il settore più in difficoltà è ancora una volta il tessile, mentre le aziende dell’industria e del commercio sono quelle che hanno visto un incremento delle ore di cassa integrazione nel 2019 rispetto all’anno precedente, rispettivamente con un +26,1% e +173,3%. «Il 2018 si era concluso con una diminuzione della richiesta rispetto al 2017 e ciò faceva ben sperare, ma così non è stato. – ha commentato il Segretario generale CST Uil del Lario, Salvatore Monteduro – L’anno appena concluso ha nuovamente fatto percepire la difficile e complessa situazione economica che è presente sui nostri territori. A determinare maggiormente questa situazione è la domanda estera in frenata, specialmente quella verso la Germania, primo partner commerciale del Lario. Preoccupa anche la crescita della richiesta delle ore di cassa integrazione nel settore del commercio. Ancora una volta si evidenzia come sia necessario sostenere la domanda interna, con la quale attenuare gli eventuali effetti negativi della frenata di quella estera, e come sia fondamentale che governo nazionale, regionale e le amministrazioni locali si attivino per pianificare politiche di sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibili per raggiugere gli obiettivi previsti dall’agenda 2030».