«Da un lato Fratelli d’Italia ha sfiduciato chiaramente il sindaco sull’emergenza senzatetto, dall’altra lo stesso Landriscina non spiega nel dettaglio che un posto per il dormitorio potrebbe esserci. E la disponibilità è messa nero su bianco per l’ex ospedale psichiatrico San Martino». L’ex assessore Bruno Magatti di Civitas è sconcertato da quanto sta accadendo negli ultimi giorni a partire dall’invito – da parte dello stato maggiore comasco del partito di Giorgia Meloni – al primo cittadino a «un cambio di passo» sul fronte senzatetto e marginalità. Ma quello che rende il tutto «simile a un teatrino dell’assurdo – spiega Magatti – è che mentre i componenti della maggioranza discutono e si mettono in dubbio reciprocamente, esiste una lettera chiara dove un soggetto importante offre la disponibilità e un luogo dove immaginare il futuro dormitorio di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi. A firma del direttore generale della Asst Lariana Fabio Banfi, – aggiunge il consigliere di Civitas – nella missiva indirizzata al sindaco si specifica come si sia convenuto, in intesa con Ats Insubria, che il presidio di via Castelnuovo può costituire il possibile perimetro in cui allestire un dormitorio. Dicano cosa vogliono fare, sono infatti tutti in maggioranza», chiude Bruno Magatti. «Fondamentale trovare una soluzione al tema dei senzatetto – interviene il capogruppo del Movimento 5 Stelle in comune Fabio Aleotti – Certo è particolare che Fratelli d’Italia che è in giunta non discuta con la sua maggioranza di un tema così importante nelle sedi politiche opportune». Scettico anche Vittorio Nessi di Svolta Civica. «Le dichiarazioni in arrivo da Fratelli d’Italia ci fanno piacere: – dice – affermano concetti che Svolta Civica aveva nel proprio programma elettorale, che ha sempre sostenuto in consiglio e che avrebbe cercato di realizzare se avesse vinto le elezioni». E sul dormitorio oggi è intervenuto anche il direttore della Caritas di Como, Roberto Bernasconi. «Il tavolo è stato avviato, ma non dobbiamo nascondere le difficoltà che riguardano la questione – ha detto – Non si tratta di trovare dei locali, ma di affrontare le problematiche di queste persone, per farli uscire dalla loro condizione. C’è chi continua a portare la cena o il pranzo direttamente sotto i portici. Non credo sia questo il modo per venire incontro alle esigenze di queste persone. Per il pranzo e la cena sono già attivi dei servizi, dedicati e controllati».
Intanto, oggi il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti ha incontrato il vescovo di Como sul tema dell’emergenza senzatetto. “Ho avuto modo di spiegare la nostra idea e il nostro progetto “Nessuna emergenza è per sempre” – spiega Butti – La Chiesa svolge un ruolo straordinario per affrontare l’emergenza e ritengo che debba essere interlocutore privilegiato dell’amministrazione pubblica che, come il Comune di Como, sta affrontando la situazione eccezionale. Non siamo all’anno zero, anzi, la rete solidale è viva e attiva. Ma non basta. Con il Vescovo abbiamo fotografato perfettamente la situazione della convalle e non solo, condividendo di “professionalizzare” e di elevare qualitativamente i progetti sul tavolo. Da quello del reinserimento degli emarginati nel mondo del lavoro al coinvolgimento di Ats e Asst per la gestione dei soggetti con problemi psichiatrici. Con ottimismo e speranza, termini utilizzati dal vescovo e da me condivisi, lavoreremo insieme, – conclude Butti – ognuno per le proprie competenze, per la soluzione, almeno parziale, del problema. Ci siamo lasciati con l’idea di rivederci a breve con qualche informazione in più per partire rapidamente con un nuovo progetto”.