In carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, mossa dalla moglie e dai figli minori: è accaduto a un 51enne di origine caraibica, incensurato. Le violenze sarebbero proseguite per anni, almeno dal 2016. L’uomo, sposato con una donna italiana, si trova ora nel carcere del Bassone di Albate in attesa di essere ascoltato dal giudice delle indagini preliminari. I fatti che hanno portato all’arresto sarebbero avvenuti ieri, nel tardo pomeriggio. Una figlia maggiorenne della coppia ha contattato la Questura di Como, riferendo di una telefonata ricevuta dalla sorella minore che raccontava di violenti pestaggi in corso da parte del padre contro la madre. Nella casa del centro città sono così arrivate le volanti della polizia, ma l’uomo si era già allontanato. Gli agenti si sono messi alla caccia del marito, ritrovandolo poi in via Milano. Nel frattempo la moglie aveva già iniziato a raccontare la propria storia, fino a oggi sconosciuta, fatta di maltrattamenti rivolti a lei e ai due figli minorenni, con più ingressi al pronto soccorso sia del Sant’Anna sia dell’ospedale Valduce. Eventi che tuttavia, fino a ieri pomeriggio, non erano stati associati a delle botte ricevute in casa. Le volanti hanno raccolto tutte le testimonianze, che sono state poi incrociate e confermate anche da quanto riferito dai vicini di casa, che avrebbero raccontato delle urla e i tonfi che spesso provenivano dall’appartamento abitato dalla coppia. Dell’accaduto e dell’arresto in flagranza di reato dopo il presunto pestaggio di ieri, è stato informato il pubblico ministero di turno in procura a Como, la dottoressa Valentina Mondovì, che ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia anche di fronte ai figli minori. Nelle prossime ore, come detto, toccherà al giudice delle indagini preliminari di Como recarsi al Bassone per sentire il racconto del marito e valutare la sua versione dei fatti.