L’Ats Insubria, in contatto costante con la Regione, ha pubblicato sul sito istituzionale una prima informazione che rimanda alle indicazioni del ministero della Salute, con i consigli innanzitutto per chi fosse in partenza per la zona a rischio e per i viaggiatori in arrivo dalla Cina e in particolare dall’area di Wuhan, focolaio dell’epidemia.
Una finestra informativa, aperta tramite il proprio sito per i cittadini che avessero bisogno di chiarimenti e informazioni certe. Il ministero della Salute ha attivato una task force e le attività sono in costante aggiornamento. Il virus, che sarebbe passato dagli animali all’uomo, secondo gli esperti potrebbe mutare ancora. I sintomi, come indica la scheda del ministero, sono “febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte”. Al momento, le vittime dichiarate in Cina sono 17.
I contagi sono aumentati molto rapidamente negli ultimi giorni. “Alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona – spiegano gli esperti del ministero – di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario”.
Le indicazioni, per chi ha in programma un viaggio nelle zone a rischio, sono di valutare l’opportunità di rimandare viaggi non necessari e, in caso di partenza, di consultare il medico curante per informazioni sulle norme igieniche da seguire per ridurre i rischi di contagio. Consigliata anche la vaccinazione antinfluenzale.
Per i passeggeri in arrivo dalle zone a rischio, negli aeroporti sono stati avviati controlli mirati. “Verranno sottoposti al controllo della temperatura corporea – prevede il protocollo del ministero – I casi eventualmente positivi potranno subire ulteriori controlli, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio”.