Al termine di una settimana di polemiche, domani a Cantù sarà il giorno della Marcia della Pace, promossa dal Decanato Cantù Mariano della Diocesi di Milano. La decisione degli organizzatori di avviare il corteo dal centro culturale islamico di via Milano ha causato una spaccatura con il Comune della Città del Mobile, che ha revocato il patrocinio già concesso alla manifestazione.
L’appuntamento è per domani alle 14.30 davanti al capannone della comunità islamica, quello che per il Comune di Cantù è “una moschea abusiva e un luogo di culto che non riconosciamo”, come ripetuto dal sindaco Alice Galbiati. La Marcia è il momento clou delle iniziative del “Mese della pace”, giunto alla 27esima edizione. Per guidare la camminata sarà presente il vicario generale della Diocesi di Milano monsignor Franco Agnesi. Dal centro islamico, il corteo proseguirà verso l’oratorio San Giuseppe di Vighizzolo per poi concludersi nella chiesa dei Santi Martiri Greci, nella frazione di Mirabello.
“La Marcia non ha alcuna connotazione politica”, hanno ripetuto gli organizzatori. “Non c’è alcuna vena polemica nella scelta di partire dal centro culturale islamico – hanno aggiunto – La chiesa ambrosiana è vicina alle comunità cattoliche e a tutte le altre realtà presenti sul territorio, fa parte del nostro cammino di comunità”.
Il Comune di Cantù ha ritirato il patrocinio e contro le decisioni dei promotori ha usato parole dure anche il parlamentare della Lega Nicola Molteni, che ha parlato di “dannosa provocazione”. Molte però le prese di posizione opposte, con la decisione di partecipare di gruppi e forze politiche, a partire dalle opposizioni del Comune di Cantù.