Piscina di Muggiò, la falla è stata individuata. Fortunatamente, questo era il timore maggiore, non ha coinvolto un tubo sotto la pavimentazione della vasca, ma è esterno alla parte sommersa, a ridosso delle tribune. I tecnici dunque continuano a lavorare con la massima cautela perché il rischio è infatti poter interferire con altri tubi esistenti o, peggio, con dei raccordi che servono invece per immettere acqua nella vasca.
“Attualmente l’impianto di riscaldamento è chiuso e non vi è ricircolo d’acqua. La manteniamo a un livello utile – spiega il direttore della piscina Stefano Uberti della Federazione italiana nuoto – In ogni caso non appena individuato il problema e dopo averlo risolto andrà svuotata e poi riempita la vasca”. Un’operazione che ha un costo che oscilla tra i “12mila e i 17 mila euro a carico del gestore – dice Uberti – Inoltre questi 7 mesi di fermo si traducono per noi in una spesa oscillante tra i 90 e 110 mila euro”. Dopo le cifre, c’è un altro elemento che preoccupa il direttore della struttura: quello occupazionale. “I collaboratori della piscina, in capo alla FederNuoto, sono ovviamente molto preoccupati. A massimo regime siamo arrivati ad averne anche 31. In media sono 21 quelli operativi. Attualmente nella struttura sono all’opera in 8 per i lavori ordinari. Questo significa che ormai da diversi mesi tutti gli altri sono a casa. E questo è ovviamente un problema aggiuntivo”, spiega Uberti.
Nella speranza di poter contare in una rapida soluzione del danno, necessario per la firma della convenzione scaduta a giugno, la conclusione del direttore è netta. “Fossi un gestore privato avrei già abbandonato la struttura ma come Federazione abbiamo dei doveri che vogliamo mantenere alti e portare fino in fondo”, conclude Uberti.