“Non può più essere un evento autoreferenziale”.
A cinque giorni dalla chiusura della Città dei Balocchi, Claudio Casartelli – presidente di Confesercenti Como – parla dell’impatto sulla città durante degli eventi di Natale.
E parte da un punto fermo, una richiesta: “Mai più un Natale con via Milano chiusa, per i negozianti è stato drammatico”, dice. “Abbiamo appena concluso una ricognizione proprio in via Milano – spiega Casartelli – ora attendiamo di ascoltare sia gli imprenditori del centro storico sia quelli fuori. L’impressione però è molto negativa. Tra i commercianti, chi è andato bene si è avvicinato alle entrate dell’anno scorso. Tutti gli altri hanno fatto peggio. In via Milano hanno lavorato solo nei giorni in cui la strada è rimasta aperta”. “Iniziative così importanti per Como credo non debbano essere solo caroselli autoreferenziali. Dovrebbero portare benefici al tessuto economico della città”, conclude Casartelli.
Anche Confcommercio, così come Confesercenti, sta consultando gli associati per formulare proposte e richieste per il prossimo bando degli eventi di Natale.
Infine, la viabilità. Mario Lavatelli, presidente dell’Associazione Civica Utenti della Strada, riconosce l’attrattività dell’evento, ma precisa che “i residenti ne pagano un prezzo troppo alto in termini di viabilità e di inquinamento. Qualcosa è sicuramente da ripensare. Così la città non regge – conclude ancora Lavatelli – A costo di dislocare diversamente gli eventi, o di ridurre il periodo e le attrazioni, per la prossima edizione si deve pensare a dei correttivi”.