Nessun accordo sul patteggiamento e nuovo rinvio a fine gennaio nel tentativo di trovare una intesa tra la pubblica accusa e la difesa.
Si è chiusa così la prima udienza preliminare di fronte al Gup di Como Massimo Mercaldo, con imputata la donna di Guanzate, 50enne, accusata di omicidio stradale e della successiva fuga dopo aver travolto un 67enne del paese, Mario Papaluca, in un parcheggio di viale Somaini.
Probabilmente, prima della tragedia (avvenuta il 10 gennaio del 2019), l’uomo si era accasciato, vittima di un malore. La donna alla guida di un’auto in manovra, non l’aveva visto e l’aveva travolto, allontanandosi poi senza prestare aiuto. L’uomo, ferito, era riuscito a parlare con i suoi soccorritori, compresa la polizia locale, riferendo notizie importanti sul modello e sul colore dell’auto. Elementi che avevano permesso, anche grazie alle immagini delle telecamere, di risalire alla vettura guidata dalla donna. Le condizioni del ferito si erano poi aggravate e aveva perso i sensi. Il decesso era sopraggiunto nel corso del trasporto in ospedale.
La Procura di Como (pm Simone Pizzotti) ha contestato alla donna l’omicidio stradale e la successiva fuga del conducente.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri di Appiano Gentile e dai colleghi del Nucleo operativo della compagnia di Cantù che erano riusciti a risalire all’auto che era stata indicata dalla stessa vittima. La 50enne quando si era trovata di fronte ai militari, aveva riferito di non essersi accorta dell’investimento, di non aver sentito alcun colpo.
La parte offesa nel frattempo è stata risarcita.