Hammamet: da oggi, nelle sale, un film che accende i riflettori una delle figure più importanti e discusse della prima repubblica. Bettino Craxi.
Nei panni del leader socialista, scomparso vent’anni fa ad Hammamet, un Pierfrancesco Favino straordinariamente somigliante a Craxi sia nei modi sia nell’aspetto.
Il film di Gianni Amelio ripercorre gli ultimi mesi di Bettino Craxi, in Tunisia.
Nel corso della sua vita, però, il leader socialista ebbe un forte legame con la provincia di Como, al punto da far costruire a Capiago Intimiano una grande villa, con un parco imponente sulla collina del Roccolo. Una costruzione visibile ancora oggi, che ospitò innumerevoli incontri e riunioni di politici. La stessa villa, nel 1994, fu visitata dai ladri mentre il proprietario si trovava già ad Hammamet.
Craxi era poi legato con un rapporto di stima e collaborazione a due comaschi di adozione, gli avvocati Andrea Parini e Massimo Ambrosetti.
Ma – particolare forse meno noto – il leader socialista iniziò a conoscere il Lario da piccolo: il padre fu prefetto di Como, e l’allora giovane Bettino abitò in Prefettura, in via Volta.
Fu lo stesso Craxi a ricordare quell’episodio nel marzo del 1992, in un’intervista a Villa Erba.