Via libera all’obbligo dell’etichettatura d’origine su tutti i salumi. “Un provvedimento che farà del bene all’arte norcina e agli allevamenti suini del comprensorio lariano”, è il commento del presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi. “La festa migliore sarà sulle tavole di questi giorni, dove trionferanno i salumi e i cotechini lombardi, che molto presto saranno riconoscibili con una dettagliata “carta di identità””. C’è soddisfazione, quindi, per l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni sul decreto che introduce l’indicazione della provenienza per le carni suine trasformate.
Il provvedimento prevede che i produttori indichino, in maniera leggibile, sulle etichette le informazioni relative a paese di nascita degli animali, paese di allevamento e paese di macellazione. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione può apparire nella forma: “Origine: UE”, o “Origine: extra UE”.
“Oggi tre prosciutti su quattro venduti in Italia sono fatti con cosce di maiali provenienti dall’estero, all’insaputa dei consumatori e facendo concorrenza sleale agli allevatori italiani e de territorio” sottolinea Trezzi. “I salumi, ottenuti dalle carni suine lariane, potrebbero proprio grazie all’etichettatura d’origine essere ulteriormente valorizzati, rispetto anche ai falsi che vengono spacciati per prodotti del territorio lombardo”.