Come faranno i ragazzi minorenni di Campione d’Italia ad andare ogni giorno a scuola a Como o in Svizzera dovendo superare la dogana? Se lo chiedono i residenti dell’enclave e la risposta ancora non c’è. Tra pochi giorni, Campione entrerà infatti a far parte dello spazio doganale dell’Unione europea. I cartelli che indicano la frontiera sono già comparsi e i campionesi dovranno fare i conti con una barriera fisica che renderà la vita quotidiana simile a un percorso a ostacoli. Molti i servizi a rischio in conseguenza dell’applicazione di questa direttiva, che secondo il Comitato civico dei residenti “determinerà l’immediata interruzione dei rapporti di buon vicinato con la Svizzera”. Tra questi servizi finora erogati dal Ticino, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, l’immatricolazione di auto e moto e le patenti di guida, il servizio postale, lo smaltimento delle acque reflue, telefonia, internet e tv, i servizi ambulanza, pompieri e pronto intervento, il trasporto pubblico che collega Campione ai limitrofi Comuni svizzeri, l’erogazione dell’energia elettrica, il riscaldamento degli edifici e persino la scuola. I ragazzi campionesi frequentano infatti le scuole superiori fuori dai confini del comune, in particolare a Como o in territorio elvetico. In questo caso, la legge dispone che i minorenni debbano essere accompagnati dai genitori per attraversare uno stato estero, per di più non aderente all’Unione europea. Ad oggi, i campionesi lamentano di non sapere ancora nulla di ciò che succederà tra pochi giorni. Le lancette dell’orologio vanno avanti inesorabilmente e i residenti dell’enclave chiedono risposte urgenti.