Abiti contraffatti sequestrati dalla guardia di finanza e destinati ad essere distrutti, anziché essere mandati al macero sono stati invece donati alla Caritas perché possa distribuirli alle persone in difficoltà e ai senzatetto.
Quasi 300 tra giacche, piumini, accessori e altri capi d’abbigliamento sono stati consegnati questa mattina al centro pastorale Cardinal Ferrari di Como dai militari delle fiamme gialle al direttore della Caritas Roberto Bernasconi e al vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni.
Le fiamme gialle hanno distribuito 270 capi e articoli di abbigliamento contraffatti, sequestrati nel corso delle quotidiane attività di controllo del territorio svolte dai Baschi Verdi. I vertici della guardia di finanza, considerato che l’enorme quantitativo di materiale sarebbe andato distrutto, hanno chiesto alla Procura di Como il permesso di devolvere in beneficenza parte degli articoli sequestrati.
Dalla procura è arrivato il via libera, vista l’effettiva esigenza e il sicuro utilizzo a fini umanitari della merce confiscata. Come disposto dal magistrato però, tutti i marchi, fasulli appunto, che erano stati posti sugli abiti sono stati rimossi.
I prodotti confiscati, se fossero stati immessi sul mercato con i marchi contraffatti avrebbero fruttato più di 30mila euro. “Questa iniziativa – spiegano dalle fiamme gialle di Como – si pone nell’ampio quadro di impegno del Corpo a favore della collettività ove, a fianco alla lotta ad ogni forma di criminalità economico-finanziaria, trovano spazio diverse iniziative benefiche volte ad assicurare la vicinanza ai più bisognosi in nome di una maggiore giustizia ed equità sociale”.