La peggiore linea del nord Italia e al quarto posto assoluto tra le situazioni peggiori dell’Intera Penisola. La S11 Milano-Como-Chiasso compare tra le tratte ferroviarie più problematiche del Paese. Un primato ben poco invidiabile che emerge da “Pendolaria”, il rapporto annuale di Legambiente sulla situazione dei trasporti ferroviari. Rispetto al resto d’Italia, “il sistema ferroviario lomabardo è molto sviluppato”, come si legge nel rapporto, che evidenzia comunque alcune problematiche: “il 53% delle linee è a binario unico, molte linee non sono elettrificate e le motrici viaggiano a diesel e infine, a un costante aumento dei passeggeri non corrisponde un miglioramento della qualità del trasporto e del servizio”.
Il tasto più dolente tocca proprio i pendolari comaschi che quotidianamente raggiungono Milano in treno. La S11 – 51 chilometri che collegano il confine di Stato a Chiasso con il capoluogo milanese, con oltre 40mila passeggeri al giorno – è la quarta linea peggiore d’Italia dopo la Circumvesuviana di Napoli e due tratte attorno alla Capitale.
“Le proteste riguardano un lungo l’elenco di disservizi – si legge nel rapporto di Legambiente – ritardi giornalieri, corse non effettuate e soppressioni senza preavviso, carrozze piene a tal punto da non poter salire, mancanza di comunicazioni ai viaggiatori, treni nella maggior parte dei casi vecchi e non sufficientemente capienti”. “La Milano-Chiasso – prosegue la relazione – risente già oggi del passaggio dei treni internazionali che percorrono la direttrice verso il nord Europa e ancora di più ne risentirà con il completamento del sistema Alp Transit”.
“La linea scelta come peggiore in Lombardia è esemplificativa delle tante difficoltà che sono costretti ad affrontare i pendolari – commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Non è comunque l’unico esempio e stupisce che i collegamenti tra i capoluoghi siano ancora così poco efficienti e sempre più problematici, come nel caso della Bergamo-Brescia o della Como-Lecco”.