Frane, smottamenti, strade che cedono, ponti che crollano. Dal nazionale al locale sono sempre più frequenti le situazioni critiche e i fronti aperti. I recenti fatti di cronaca, del resto, parlano da soli. Sicurezza, prevenzione, valutazione degli scenari di rischio, nuove norme di comportamento sono i temi chiave del seminario pubblico che si è svolto oggi a Lariofiere di Erba dal titolo “Prevenzione in ambito idrogeologico e sismico per formare una comunità resiliente” organizzato dagli ordini degli ingegneri di Como e Lecco.
Sul Lario ormai ad ogni pioggia si teme il peggio. Basti guardare gli ingenti danni di quest’estate nel lecchese e quelli più recenti nel comasco è sufficiente ricordare, soltanto pochi giorni fa, la frana di Cernobbio e i cedimenti di via Carso e viale Geno. Abbondanti e frequenti precipitazioni sono spesso la causa scatenante ma non l’unica, “si deve fare manutenzione degli edifici e delle infrastrutture” spiegano gli ingegneri che chiedono alle amministrazioni di mappare le situazioni critiche e di stilare un elenco con le priorità d’intervento.
Fondamentale diventa dunque la prevenzione e il lavoro per mettere in sicurezza persone e territorio. Ognuno può fare la propria parte, i cittadini (mettendo in atto le buone pratiche) e soprattutto, appunto, le amministrazioni.