Segnali di ripresa dell’industria lariana nel terzo trimestre del 2019. Cresce il volume d’affari dei servizi e cala quello del commercio. È quanto emerge dall’analisi congiunturale della Camera di commercio di Como e Lecco. Analizzando i diversi settori, la provincia comasca continua a evidenziare dati tendenziali positivi per la produzione nel settore industriale, che cresce del 2,1 per cento. Tornano con il segno più gli ordini, mentre cala il fatturato. Il tessile e il legno-mobilio registrano le crescite più significative rispetto al terzo trimestre del 2018. L’occupazione industriale a Como è calata dell’1,3 per cento. Dati positivi per l’artigianato: in crescita il fatturato e gli ordini. Incremento nella produzione in particolare per la meccanica, il tessile, il legno-mobilio e la “gomma-plastica”. Decremento, invece, per i comparti “abbigliamento” e “minerali non metalliferi”. Occupazione in crescita dell’1,7 per cento. Il territorio comasco evidenzia un calo del volume d’affari per il commercio e una crescita nei servizi. Valori positivi per l’occupazione. Gli imprenditori lariani dei comparti industria e artigianato continuano a vedere il futuro con preoccupazione: le previsioni per il prossimo trimestre sono infatti poco promettenti. Viceversa, in deciso miglioramento le attese del terziario.
Analizzando i primi nove mesi del 2019, i fallimenti a Como scendono da 95 a 54, aumentano le ore di cassa integrazione, sia ordinaria (+4,3%) che straordinaria (+135,3%). Il saldo tra imprese nate e cessate è nullo. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero delle aziende registrate è calato dello 0,2 per cento.
«In un momento con luci e ombre come l’attuale, – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti – l’Ente camerale rinnova il suo impegno a favore dell’economia lariana con servizi mirati, sostegno diretto alle imprese attraverso bandi, iniziative e progetti trasversali, destinando risorse sulle leve strategiche dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della formazione e qualificazione del capitale umano, della semplificazione, dello sviluppo sostenibile e dell’attrattività».