Como, Milano e Rimini. Tre province coinvolte nell’operazione Centauro, eseguita questa mattina dai carabinieri. I militari dell’Arma hanno smantellato un’organizzazione specializzata in furti di moto di grossa cilindrata e nella ricettazione e riciclaggio di pezzi di ricambio. Complessivamente sono state arrestate 8 persone, una è in carcere e sette sono ai domiciliari. Per altre sei persone, non appartenenti alla banda ma comunque coinvolte nell’indagine, è scattato l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’inchiesta sfociata nell’operazione di queste ore è scattata nel luglio del 2018, dopo il furto di numerose moto tra Rimini, Riccione Misano Adriatico in occasione della World Ducati Week. I carabinieri avevano arrestato in flagranza quattro persone, recuperando e restituendo ai proprietari due moto rubate. Nelle settimane successive erano state recuperate altre cinque moto caricate su un furgone in un parcheggio a San Donato Milanese. Era stata scoperta una base logistica della banda in un garage nella provincia di Rimini. Una delle moto era dotata di un dispositivo di localizzazione in radiofrequenza e l’analisi dei dati ha permesso agli investigatori di ricostruire il tragitto del mezzo, rubato a Rimini e poi portato dalla Romagna a Milano.
Gli accertamenti hanno permesso di identificare i primi sospettati, residenti nel Milanese e poi di risalire all’intera banda specializzata in un giro di furti su commissione di moto Ducati. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di motociclette e alla ricettazione e al riciclaggio di pezzi di ricambio destinati al mercato parallelo. Alle sei persone per le quali è scattato l’obbligo di dimora sono contestati reati quali falsità materiale, appropriazione indebita e utilizzo di carte di credito clonate e falsificazione di documenti.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Riccione, in collaborazione con i comandi provinciali di Milano e Como e del Terzo reggimento Lombardia.