Sul Lario aumentano le donne lavoratrici, cresce il terziario, ma dilaga la precarietà. Nel 2018 gli occupati della provincia di Como sono 262mila, con un aumento dal 2008 di 4mila unità, dovuto per intero alla componente femminile. I lavoratori dipendenti, sempre nel 2018, sono 208mila, e nell’arco di dieci anni sono diminuiti di 6mila unità nell’industria e aumentati di 12mila unità nelle attività dei servizi. I disoccupati in provincia sono quasi raddoppiati, passando dagli 11mila del 2008 ai 21mila del 2018, cifra superiore alla media regionale. Sono alcuni dei dati diffusi dalla Cisl dei Laghi, frutto della ricerca “La struttura produttiva e il mercato del lavoro nel territorio dei laghi” presentata da Elio Montanari.
Ad incidere in particolare sul mercato del lavoro, nonostante la manifattura pesi ancora per oltre il 30 per cento sul Lario, è il terziario, in particolare le attività di ristorazione, i servizi per la persona e quelli di assistenza sociale residenziale.