Soltanto tre corse in più per gli autobus in aggiunta a quelle già previste. Quello che si sta definendo sul fronte del trasporto pubblico per il periodo natalizio e che verrà ufficialmente presentato mercoledì in Comune, sembra essere decisamente insufficiente a sostenere i flussi di visitatori annunciati a Como per le attrazioni allestite. Trenord ha annunciato, come del resto accadde già nel 2018, che «non sarà previsto un potenziamento del servizio perché già adeguato». E sta già facendo discutere quanto approntato da Asf: ovvero il potenziamento delle corse dei bus sulla tratta da Camerlata a piazza Cavour con l’aggiunta, a quelle già previste, di tre corse in andata e tre di ritorno. Un intervento che per i commercianti e i cittadini non sembra proporzionato ai flussi di visitatori annunciati. E poi ritorna, immancabile, la promozione per l’autosilo della Valmulini: quest’anno per cercare di tenere il maggior numero di auto lontane dal centro e per incentivare il carpooling si sarebbe deciso di far parcheggiare i mezzi nell’autosilo e far andare in piazza Cavour gli occupanti, purché siano 5 e dunque riempiano una vettura, al costo di un euro per la sosta dell’auto.
Il dissenso esplode anche sui social. A far discutere è il provvedimento che prevede di chiudere la strada agli automobilisti in vista degli eventi di Natale, durante i weekend e i giorni festivi dalla fine di novembre al 6 gennaio. La decisione è stata presa dall’amministrazione per facilitare il trasporto pubblico e il passaggio delle navette, anche su richiesta della Prefettura per ragioni di sicurezza. Una misura che, secondo molti cittadini, penalizzerebbe i commercianti ed escluderebbe la via dal grande afflusso previsto in occasione degli eventi natalizi. C’è chi, sui social, invoca il tanto atteso parcheggio in Ticosa, “la prima cosa da fare per dare un minimo di respiro in giornate di grande affluenza”. “Cominciamo un altro mese di passione”, scrive un altro cittadino. Per alcuni, bisognerebbe “imparare a parcheggiare fuori città e servirsi dei mezzi pubblici”. Ma bisognerà attendere l’avvio delle festività natalizie e i giorni più “caldi” per capire se quanto studiato sarà sufficiente a contrastare l’ondata massiccia di traffico che tradizionalmente caratterizza il Natale in riva al lago.